Il ponte incompiuto, che avrebbe dovuto collegare la provinciale dalla stazione di Cammarata al paese, possiede in se caratteristiche singolari: dal punto di vista artistico una bruttezza che è una sfida ma allo stesso tempo un forte rapporto con il paesaggio, salirci sopra è un’esperienza che sorprende per la sua panoramicità. Il video parte da un’indagine sul passato di quel punto del paese, là dove c’era il torrente Turibolo imbrigliato con opere di ingegneria di fine ottocento, visibili nelle foto di inizio secolo, ma anche dove era l’antico lavatoio comunale, alimentato appunto dal Turibolo: il luogo dove i panni tornano ad essere puliti. Il progetto deve riscoprire questa funzione antica, questa cura del territorio (le briglie), la rigenerazione, i panni che tornano ad essere puliti, l’interpretazione artistica che può anche intendersi con una funzione catartica. Ma c’è di più, collegare la nuova destinazione del ponte panoramico alla vecchia realtà sottostante è un'operazione antropico/sociale, il legame tra l’antico ingresso al paese (porta S. Rosalia) e il tentativo di un nuovo ingresso, sogno modernista fallito. Oggi queste rovine moderne sono uno spazio che si presta a diventare spazio pubblico e che ha un rapporto forte con il panorama: involontariamente è già un’opera d’arte, misto di delirio modernista, cemento, utopia e panorama.
IL CONVEGNO
2 GIUGNO 2015
Il 2 giugno 2015 si è tenuto il convegno "Incompiuto nel paesaggio", con la partecipazione dei professori Antonino Margagliotta e Gianfranco Tuzzolino del dipartimento di Architettura di Palermo, di Leone Contini artista e antropologo, e di Giuseppe La Greca ingegnere capo dell'ufficio tecnico di Cammarata. Ha moderato Emilio Vinti, direttore artistico della manifestazione "La Torre Tecnologica".
Il documentario "Terribilio, instant workshop" a cura di Leone Contini, realizzato da Gabriele Gismondi per Mon Amour Film, è stato girato nella prima settimana di Giugno ed è stato proiettato dal 5 all'11 Agosto nella stanza 5 del Castello di Cammarata.